In un contesto sempre più incentrato sulla sostenibilità ambientale, il governo italiano si pone all’avanguardia nel promuovere interventi di riqualificazione energetica attraverso decisioni strategiche, mezzi finanziari e detrazioni fiscali mirate. Questa iniziativa non solo mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ma rappresenta anche un considerevole risparmio per aziende e famiglie che intendono intraprendere progetti di ristrutturazione. Le misure adottate si estendono sia al settore privato che a entità pubbliche, creando un solido sostegno per coloro che desiderano realizzare interventi volti a ottimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche e a ridurre l’impatto ambientale.
Come funziona l’ecobonus e cosa ci rientra?
Gli Ecobonus rappresentano un pilastro fondamentale dell’impegno verso la transizione energetica. Questi incentivi fiscali offrono significativi vantaggi a chi decide di investire in progetti di riqualificazione energetica. Gli Ecobonus consentono di ottenere detrazioni fiscali sugli investimenti effettuati per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, coprendo una vasta gamma di interventi, come l’installazione di pannelli solari, l’isolamento termico, la sostituzione di infissi e l’adozione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento a basso impatto ambientale. Queste agevolazioni non solo riducono i costi complessivi dell’opera, ma incentivano attivamente aziende e cittadini a comportamenti più virtuosi, promuovendo uno sviluppo sostenibile e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.
Come e perché conviene ad aziende e imprese sfruttare ecobonus
Le aziende operanti nei settori fotovoltaico, climatizzazione e riscaldamento giocano un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, e gli incentivi offerti dal governo italiano rappresentano un impulso significativo per il loro coinvolgimento attivo. Le imprese che investono in soluzioni fotovoltaiche possono beneficiare di ecobonus che agevolano l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, le detrazioni fiscali si estendono anche alle aziende impegnate nell’implementazione di sistemi di climatizzazione e riscaldamento ad alta efficienza energetica. Queste misure non solo incentivano la transizione verso pratiche più sostenibili, ma offrono alle imprese un vantaggio economico tangibile, contribuendo a rendere gli investimenti in tecnologie eco-compatibili più accessibili e attraenti , oltre a migliorare l’immagine aziendale.
Cosa cambia con l’ecobonus 2024: regole invariate e requisiti
Per la detrazione fiscale riconosciuta per i lavori di efficientamento e riqualificazione energetica degli edifici, si conferma l’elenco complessivo dei lavori ammessi così come lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
I benefici fiscali dell’Ecobonus 2024 saranno infatti godibili in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, attraverso una detrazione spalmabile su dieci annualità. L’ecobonus introdotto dal decreto legge n. 63/2013 permette, infatti, di portare in detrazione fiscale dal 50% al 65%, e fino all’85% per i condomini, le spese sostenute in merito ai diversi interventi di riqualificazione ed efficientamento edilizio ed energetico ammessi da tale misura, così come già previsto nel 2023.
I contribuenti che possono richiedere la detrazione fiscale sono persone che conseguono reddito d’impresa, le associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono alcuna attività a scopo commerciale, per arrivare a titolari, condomini e inquilini. Di seguito, invece, l’elenco degli interventi ammessi anche con l’Ecobonus 2024.
Ecobonus 2024 al 50 per cento:
- sostituzione di finestre comprensive di infissi (50 per cento fino a 60.000 euro)
- installazione di schermature solari (50 per cento fino a 60.000 euro)
- caldaie a condensazione su singole unità immobiliari con efficienza energetica per riscaldamento superiore o pari al 90 per cento (50 per cento fino a 30.000 euro)
- installazione impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentabili a biomasse combustibili (50 per cento fino a 30.000 euro)
Ecobonus 2024 al 65 per cento:
- riqualificazione energetica globale (65 per cento fino a 100.000 euro)
- coibentazione di strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (65 per cento fino a 60.000 euro
- installazione di collettori solari termici (65 per cento fino a 100.000 euro)
- interventi di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria con installazione sistemi di termoregolazione evoluti (65 per cento fino a 30.000 euro)
- caldaie a condensazione su parti comuni di edifici condominiali o sulle unità immobiliari in condominio (65 per cento fino a 30.000 euro)
- sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione (65 per cento fino a 30.000 euro)
- sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza (65 per cento fino a 30.000 euro)
- microcogeneratori (65 per cento fino a 100.000 euro)
- sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore (65 per cento fino a 30.000 euro)
- sistemi di building automation (65 per cento fino a 15.000 euro)
Ecobonus 2024 all’85 per cento:
- interventi su parti comuni che interessano l’involucro dell’edificio con incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente (70 per cento fino a 40.000 euro)
- stessi interventi di cui sopra che portano al conseguimento di risparmi energetici di cui alle tabelle 3 e 4, allegato I, decreto 26/06/2015 (75 per cento fino a 40.000 euro)
- stessi interventi di cui sopra eseguiti in zone sismiche 1,2,3 che portano a riduzione del rischio di una classe (80 per cento fino a 136.000 euro)
- stessi interventi di cui sopra eseguiti in zone sismiche 1,2,3 che portano a riduzione del rischio di due classi (85 per cento fino a 136.000 euro)